La supplementazione giornaliera a base di Vitamina-D3 può risultare benefica per i pazienti con insufficienza cardiaca


Per i pazienti con insufficienza cardiaca cronica, la supplementazione giornaliera con Vitamina D-3 può migliorare la funzione cardiaca.

La prognosi per i pazienti con insufficienza cardiaca non è favorevole; circa il 50% dei soggetti diagnosticati con questa condizione muore entro 5 anni dalla diagnosi.

Secondo i ricercatori dell'Università di Leeds in Gran Bretagna, l’assunzione giornaliera di Vitamina-D3 potrebbe produrre benefici alla funzione cardiaca nei pazienti con scompenso cardiaco cronico.

I pazienti con insufficienza cardiaca spesso presentano carenza di Vitamina D.
L’insufficienza cardiaca è più comune tra gli adulti di 65 anni o più anziani; gli individui più anziani, infatti, tendono a produrre meno Vitamina D-3 dall’azione dei raggi solari, rispetto ai soggetti più giovani.

Nello studio inglese sono stati arruolati 160 pazienti che erano stati trattati per insufficienza cardiaca al Leeds Teaching Hospitals National Health Service ( NHS ) Trust.

Per 1 anno, ad 80 pazienti è stato chiesto di assumere un supplemento di Vitamina D3, a cadenza giornaliera, mentre ai restanti pazienti è stato somministrato un placebo.

Al termine del periodo di studio, i ricercatori hanno utilizzato un ecocardiogramma per misurare gli eventuali cambiamenti nella funzione cardiaca dei pazienti, compresa la loro frazione di eiezione.

I pazienti che hanno preso parte allo studio avevano, al basale, una frazione di eiezione media del 26%.

Mentre i pazienti con insufficienza cardiaca a cui era stato dato il placebo non hanno mostrato alcun miglioramento della funzione cardiaca, coloro che hanno assunto giornalmente un supplemento a base di Vitamina D3 hanno mostrato un miglioramento della frazione di eiezione con un aumento medio dal 26% al 34%.

Questa è la prima evidenza che la Vitamina D-3 può migliorare la funzionalità cardiaca delle persone con scompenso cardiaco. ( Xagena )

Fonte: American College of Cardiology ( ACC ) Meeting, 2016

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